La birra nell’Antica Roma

Il vino nell’antica Roma era sicuramente la bevanda più consumata, ma non bisogna fare l’errore di pensare che la birra non fosse apprezzata. La birra era conosciuta e bevuta, pur essendo considerata una bevanda pagana e plebea – ricordiamo che gli Antichi Romani furono pagani fino all’Editto di Milano promulgato da Costantino nel 313 che favorì la diffusione del cristianesimo – e, a dimostrazione del fatto che era apprezzata, ci sono prove di romani che avevano dotato le loro ville di piccole birrerie private.

La verità è che la birra inizialmente incontrò diverse resistenze, anche perché non era una bevanda locale: era un prodotto non originario della cultura romana, ma di alcuni dei popoli assoggettati all’Impero. La birra veniva quindi snobbata in favore del vino, molto più consumato e prodotto a Roma.

Questa posizione comunque cambiò col tempo, con l’abitudine e man mano che la civiltà romana diventava florida e cosmopolita. Ad esempio l’Imperatore Augusto apprezzava la birra come medicinale, infatti il suo medico Musia lo curò così dal mal di fegato. Anche Nerone amava la birra, al punto che fece arrivare a Roma uno schiavo lusitano abile nell’arte birraia per fargli preparare l’amata bevanda.

C’era però un pubblico che amava la birra quasi più del vino: le donne. Le donne utilizzavano la bevanda per diversi scopi tra cui quello cosmetico, infatti con la birra venivano creati prodotti di bellezza e unguenti. Non solo, la birra veniva considerata ottima per la produzione di latte, quindi se ne faceva un gran uso in gravidanza e in allattamento. In un certo senso si potrebbe dire che la birra era considerata una bevanda femminile.

La birra è una bevanda antica e piena di storia: leggi tutte le storie e i miti legati alla birra che abbiamo pubblicato qui su Birre.blog.

Trova ora la tua birra preferita fra le tante disponibili online!