La produzione e le caratteristiche della birra Gose

La birra Gose è una delle più strane del pianeta e si dica renda gli uomini più forti e le donne più belle. Si tratta di una birra acida, speziata e a volte salata. Nata già 1000 anni fa la Gose è definita la birra di Lipsia anche se il nome deriva dal fiume Gose, che attraversa la cittadina di Goslar poco a ovest della capitale della Sassonia.
Dal 1 secolo d.C Goslar era centro minerario conosciuto per le cave di sale, ma anche centro birrario e proprio per la grande presenza di minerali la birra Gose è spesso salata. Successivamente la Gose traslocò a Lipsia assieme a chi cercava lavoro dopo il declino delle miniere nel tardo Medioevo. Proprio la più antica licenza giunta fino a noi porta la data del 1738 e la Liepziger Gose ebbe un grande successo, tanto che il comune di Goslar ne vietò la produzione nel 1826.

La produzione della birra Gose
All’epoca la Gose fermentava spontaneamente come la Lambic, senza aggiunta di lievito e solo recentemente i produttori cominciarono ad aggiungere batteri lattici e lievito per ottenere la giusta acidità. Il più importante birrificio produttore di Gose era il Rittergut Dollnitz, che produsse la famosa birra salata fino al 1945.
Con le due guerre mondiali il frumento venne usato per sfamare la popolazione e i bombardamenti distrussero gran parte degli edifici, inclusi i birrifici. Questo segno la scomparsa della Gose e nel 1966 anche la piccola produzione di questa birra cessò definitivamente. Oggi la tradizione è stata recuperata e le birre Gose sono consegnate in botti di legno in cui la fermentazione è tumultuosa. Successivamente la birra viene imbottigliata nelle bottiglie a collo lungo prodotte dai vetrai Veneziani.
In questo modo il lievito porta alla naturale gasatura della birra, formando un cappello che non rende necessario il tappo. Oggi oltre agli storici birrifici di Lipsia e Goslar anche i birrifici di tutto il mondo producono e reinterpretano la birra Gose.

Caratteristiche della birra Gose
La birra Gose è prodotta usando grandi quantità di malto di frumento e per questo potrebbe essere considerata una Weiss, anche se ci sono alcune importanti differenze. In particolare, il lievito usato è poco caratterizzante e ha una bassa formazione di esteri, ma una spiccata acidità dovuta ai batteri lattici e contiene aroma di sale e coriandolo.
Questa birra non è molto alcolica (4-4,5%) e il colore varia da giallo paglierino a giallo arancione. Nel bicchiere si presenta con un abbondante e persistente cappello di schiuma pannosa generato dalle proteine del frumento. Il sale, che non domina il profilo aromatico, si sente così come il gusto agrumato di limone, che tradisce la presenza di lattobacilli e note speziate. Le birre Gose sono delicate e dall’amaro impercettibile, hanno un corpo esile e fanno sentire in bocca note di mela verde e albicocca. Il finale è secco e salino e per la presenza di un gusto acidulo questa birra è dissetante e beverina. Pur avendo un carattere rinfrescante e vivace, una birra Gose è una birra adatta all’invecchiamento.

Chi assaggia la bevanda dopo averla lasciata in cantina anche due anni sente le note agrumate e di limone, che prendono il sopravvento. La Gose è anche servita come bevanda con sciroppo di lamponi o asperula, ma esiste un altro modo per correggerla. Si tratta dell’usanza di Lipsia di aggiungere acquavite ai semi di cumino, la Allasch. Da sempre la birra Gose è amata da uomini e donne di ogni età e rappresenta la bevanda ideale per una pausa rinfrescante o per accompagnare uno spuntino veloce.

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