Berliner Weisse: storia e caratteristiche

La Berliner Weisse è una birra di frumento ad alta fermentazione caratterizzata da un gusto acido e da bassa gradazione alcolica. Pochi sanno che questo termine indica un marchio registrato e protetto dell’Associazione dei Birrai di Berlino.
Con un grado alcolico del 2.8% e un colore scuro lattiginoso, questa birra viene spesso addolcita con sciroppo di lampone o di asperula e la temperatura di servizio consigliata è di 8-10° C.

La storia della Berliner Weisse
Le prime produzioni di questa birra risalgono al 16° secolo nella regione di Berlino e il periodo di massima diffusione è il 19° secolo, quando la Berliner Weisse era la bevanda alcolica più popolare di Berlino e veniva proposta nelle oltre 700 birrerie della città.
La maggior parte degli esperti di birra fa risalire le origini ad una birra prodotta ad Amburgo e imitata nel XVI secolo dal mastro birraio Cord Broihan. S trattava di una bitta prodotta a marzo e fatta maturare nei mesi estivi, con un grado alcolico che si attestava al 3% del volume.

Produzione e marchi della Berliner Weisse
I moderni mastri birrai per la produzione della Berliner Weisse usano frumento in basse proporzioni, dal 25 al 50% e creano acidità con una seconda fermentazione in bottiglia. Il segreto di questa birra è il fatto di sotterrare le bottiglie per diversi mesi nella terra calda e di aggiungere il Lactobacillus. Questa birra era tradizionalmente prodotta con cinque parti di frumento e una di orzo, veniva bevuta giovane e c’erano poche indicazioni relative alla acidità.
Come detto, nel 1800 la Berliner Weisse era la bevanda alcolica più popolare di Berlino ed era bevuta in 700 birrerie, ma alla fine del 1900 solo due birrifici ne continuavano la produzione. Si trattava del Berliner Kindl e Schultheiss, acquisiti poi dal Oetker Group, mentre oggi l’unico marchio prodotto a Berlino è il Berliner Kindl Weisse.

Caratteristiche della birra alla degustazione
La Berliner Weisse è una birra versata nel bicchiere a boccia e servita con sciroppi aromatizzati di lamponi e asperula o miscelata con altre bevande come la birra lager chiara per bilanciare l’acidità. Questa specialità berlinese era nota già nel 1800 dalle truppe di Napoleone, che la definirono lo champagne del nord ed è una birra Ale ad alta fermentazione di frumento con le seguenti caratteristiche.
Aspetto: la schiuma della Berliner Weisse è compatta e bianca e il liquido limpido e di color paglierino chiaro.
Naso: il sentore è fruttato e dominano agrumi, mela verde e frutta acidula che preannunciano il sorso. Possono sentirsi anche odori che ricordano i cerali e il pane in fermentazione.
In bocca: al sorso la birra si caratterizza per la spiccata acidità, frutto delle fermentazioni lattiche spontanee dei cereali, che tendono a trasformare lo zucchero in acido lattico e non in alcool. Oggi questa caratteristica è riprodotta inserendo nella birra i batteri lattici.
Tutto questo è sostenuto da una carbonazione spinta che regalano alla birra la giusta frizzantezza e dal poco alcool (2-3,8% del volume), ma anche dal corpo snello. Il risultato è una birra dal gusto fresco e succoso, che non presenta segni di amaro in bocca.
Per la bassa gradazione alcolica si tratta della birra berlinese più amata dai giovani, che sono soliti consumare questa bevanda con gli amici o da soli, al pasto e nel tempo libero. La Berliner Weisse è una birra che si fa amare per la dolcezza e per la freschezza e che viene apprezzata soprattutto in estate, quando il caldo invita le persone a bere qualcosa di dissetante.


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