
Struise: il birrificio belga
14 Gen 2025
Nel cuore delle Fiandre occidentali, in un piccolo villaggio chiamato Oostvleteren, sorge un birrificio artigianale che ha saputo conquistare il mondo della birra grazie alla sua passione, creatività e attenzione per la qualità. Stiamo parlando di Struise, un birrificio che affonda le sue radici nel 2001 e che da allora ha fatto della sostenibilità, dell’innovazione e dell’amicizia i suoi valori fondanti.
La nascita di Struise
La storia di Struise è unica e affascinante. Il suo viaggio inizia in un luogo insolito: non una tradizionale fabbrica, ma un allevamento di struzzi. A Lo-Reninge, in una fattoria dedita a questi maestosi animali, i fondatori di Struise hanno iniziato a sperimentare con le prime ricette di birra. Non è un caso, quindi, che il nome “Struise” derivi proprio dal dialetto fiammingo, in cui “struis” significa struzzo. Il simbolo del birrificio, un orgoglioso struzzo incorniciato da un elmo da cavaliere e uno scudo, è un omaggio alle sue origini e alla sua evoluzione. Inizialmente, i fondatori si sono dedicati alla creazione di Struise Witte, una birra di frumento vecchio stile. Tuttavia, fu solo nel 2003, con il lancio della loro celebre Pannepot, che il birrificio decise di fare il grande passo e portare le sue creazioni sul mercato. Il Pannepot, una Belgian Dark Strong Ale, venne prodotta presso birrifici locali, in quanto Struise non aveva ancora un impianto proprio, operando come “birrai itineranti”, un termine che descrive perfettamente la loro flessibilità e creatività. Dopo anni di collaborazione con altri birrifici, nel 2009, Struise ha finalmente trovato una casa permanente, stabilendosi in una vecchia scuola ad Oostvleteren. Da quel momento in poi, non ci sono stati più limiti alla loro ambizione. Nel 2012, Struise ha iniziato a produrre birre in modo completamente indipendente, sviluppando una reputazione internazionale grazie alla sua capacità di unire tradizione e innovazione. Oggi, il team di Struise è guidato da Urbain Coutteau, mastro birraio e responsabile delle operazioni. Al suo fianco ci sono Dion Vandeweghe, che cura la stanza delle botti, e Tom Coutteau, assistente birraio. Insieme, questo trio ha creato una gamma di birre con influenze belghe e sapori internazionali, giocando con la maturazione in botte e l’uso di ingredienti non convenzionali.
Le birre artigianali Struise
Se c’è una cosa che rende Struise unica, è la capacità di sorprendere con ogni birra. Ogni bottiglia è una storia, un’esperienza sensoriale che invita i bevitori a scoprire sapori complessi e spesso inattesi. Due delle loro birre più celebri sono la Pannepeut e la Pannepot Special Reserva. Struise Pannepeut 2020 è nata come una birra speciale per un festival birrario a Copenaghen, ma il suo successo è stato così grande che la produzione è stata prolungata in Belgio. Si tratta di una birra brunita di tipo Abt/Quadrupel, con una gradazione alcolica del 10%, che si distingue per le sue note di frutta sotto spirito, datteri e sentori vinosi. La Pannepeut è corposa, calda e perfetta per essere invecchiata, con un profilo gustativo che evolve nel tempo. Si consiglia di gustarla con formaggi d’abbazia per un abbinamento che esalta le sue note legnose e fruttate. Altrettanto iconica è la Pannepot Special Reserva 2019, una Belgian Strong Ale che porta con sé tutta l’eleganza della maturazione in botti di Bordeaux Margaux e Saint-Estèphe. Per quattro anni, questa birra ha affinato il suo carattere nelle botti, assorbendo le sfumature vinose e legnose tipiche del vino. Al naso, spiccano note di prugne, uvetta, zucchero candito e una lieve crosta di pane, mentre in bocca la complessità dei sapori si sviluppa in un’esplosione di intensità. Perfetta per essere degustata con formaggi stagionati o carne rossa, è una birra che non passa inosservata e che racconta tutto il lavoro e la passione dietro ogni sorso.